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lunedì 7 febbraio 2011

Prove tecniche di bigiornaliero

In questa settimana ho continuato a lavorare all’organizzazione del giro Uniamo la Provincia (ULP): è in preparazione il logo per le magliette e ho messo a fuoco la questione tecnica da sottoporre a un allenatore esperto. La parte extra-podistica è forse quella più difficile da gestire, sia per quel che riguarda ULP che la vita quotidiana! Da questo punto di vista le difficoltà più che fisiche sono state mentali e sto cercando di superarle o quantomeno di vederle in maniera diversa.
Comunque la settimana si è conclusa in maniera positiva, e ora è più facile scrivere questo post :-)

Lunedì il fondo lento mi è venuto un po’ più veloce del solito, forse dovuto al riposo del giorno precedente. Martedì, invece, le gambe proprio non c’erano e visto che mi sono innervosito non sono riuscito a trasformare l’allenamento di ripetute in un fondo lento, così l’ho sospeso dopo soli cinque chilometri. Mercoledì sono uscito animato dalla voglia del riscatto ma dopo il primo chilometro tirato ero in affanno e quindi anche qui invece di proseguire mi sono fermato dopo un km di defaticamento. Giovedì non ho potuto correre per impegni di lavoro, e venerdì invece, sfruttando la mattina libera per i turni lavorativi precedenti, ho corso alle 10 con una bella giornata: tutto sembra migliore, anche le gambe!! Sabato, dopo essermi dilungato in varie faccende (anche attinenti a ULP), alla sera ho deciso di rinunciare ai classici 5 -6 km pre-gara. Ma già pensavo di sperimentare, dopo tanti anni, un bigiornaliero.

La campestre di Voghera (foto tratta da podisti.net)
Domenica mattina ho preso parte alla Campestre di Voghera, terza prova del Grand-Prix Fidal Amatori Veterani della Provincia di Pavia. La giornata era quasi primaverile ma il percorso predisposto dagli organizzatori dell’Atletica Iriense, seppur pianeggiante, avrebbe richiesto di correre con le chiodate per rendere al meglio. Dopo il riscaldamento (1,6 km) ho corso con ritmo regolare (4’00”/km) e visto gli allenamenti della settimana mi ritengo soddisfatto.
Considerati la scarsità di km percorsi in settimana e l' impegno che vorremmo affrontare, domenica pomeriggio ho voluto fare una prova:  un allenamento su un giro di 23 km collinari (andata e ritorno), dislivello da 144 a 473 m, con saliscendi anche nella prima parte. Ho voluto testare  un "passo da giro", attorno ai 5'30''/km. Mi sono controllato nella prima parte (1:07'), e nella seconda mi sono lasciato un po’ più andare nella discesa, anche se negli ultimi 2 km in pianura ero piuttosto provato (comunque tempo finale 2h4'42'').

Lunedì 31/1:
Fondo lento: 13 km in 57'49'' (ritmo medio: 4’27”/km)
Martedì 1/2:
Riscaldamento e interruzione: 5 km
Mercoledì 2/2:
1 km in 3’48” e interruzione
Totale 6 km, inclusi risc.4 km e  def. 1  km
Giovedì 3/2:
Riposo (impegni di lavoro)
Venerdì 4/2:
Fondo lento:  11 km in 49'40' (4’31”/km) 
Sabato 5/2:
Riposo
Domenica 6/2:
Mattina - Gara campestre: 5,4 km in 21’35” (risc. 1,6 km)
Pomeriggio - Lungo collinare a ritmo ULP: 23 km in 2:04’42” (ritmo medio: 5'25"/km)
Bigiornaliero, totale: 30 km

Un po’ ottimisticamente direi che un impegno così (quello di domenica pomeriggio) potrei affrontarlo per diversi giorni consecutivamente, ma non voglio essere troppo presuntuoso, so che basta un niente per far saltare tutto. Sono comunque fiducioso sulla possibile riuscita del giro.

1 commento:

  1. Mi sa che l'aspetto mentale è stato decisivo questa settimana, ma durante il giro conterà anche quello fisico. Come reagirà un cavallo di razza che si sente un mulo a simili prove di resistenza, sia fisica che mentale?
    Per saperlo è utile fare diverse prove. Buona la prima!
    Federico

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