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lunedì 18 aprile 2011

4. Un’accoglienza ospitale

Siamo alla quarta tappa Fabbrica Curone - Montacuto - Dernice – Garbagna, seconda della giornata; questa è l'unica occasione in cui abbiamo inserito due doppie tappe in due giorni consecutivi. Per l'occasione ci raggiunge il nostro compagno di società – U.S. ACLI SCALO VOGHERA – amico e mio ex collega di lavoro Fabrizio, anche lui contagiato dall'effetto N.Y. 2004. Dopo l'esperienza americana è diventato un runner convinto, di quelli tosti che non mollano mai, ex calciatore, e " ragazzo" degli anni '60 come me e Paolo.
Ci ritroviamo a Garbagna, sede dell'arrivo di questa tappa dove ci attende un altro ex collega ed amico del luogo Danilo Fascioli che oltre al proprio lavoro conduce l'azienda di famiglia con grande passione  e tenacia, produce delle ottime ciliege che sono il fiore all'occhiello della zona. Garbagna è molto conosciuta per le sue ciliege e qui vi si tiene un gustusa sagra nel mese di giugno. Da Garbagna ritorniamo a Fabbrica Curone attraverso una strada veramente tortuosa indicata da Danilo, ma è una scorciatoia ci dice, e in effetti raggiungiamo abbastanza velocemente il luogo della partenza. Siamo fortunati, il primo tratto è in discesa (si ma la mattina lo abbiamo fatto in salita!), poi un tratto in costa, nel vero senso della parola, tanto che passiamo una frazione chiamata Costa dei ferrai. Stiamo lasciando la val Curone per passare a quella dove scorre il torrente Museglia. Una discesa fatta con tornanti impegnativi ci porta al fondo valle, l’aria è fresca, quasi fredda, il verde della natura attorno è davvero meraviglioso in questa fase di primavera.
Con Fabrizio e l'ombra di Danilo
Dal fondo valle iniziamo a risalire fino al municipio di Montacuto, primo messaggio recapitato! Danilo fotografa e ci legge anche le note storiche turistiche del piccolo paese. Ripartiamo percorrendo una strada comunale non asfaltata che ci dovrebbe portare poi sulla provinciale che sale a Dernice. Abbiamo qualche dubbio, i km vanno su, Paolo ci tiene aggiornati e Fabrizio tende a scappare – non riesce ad andare piano. Siamo in mezzo ai boschi, la strada sale ma siamo assorti dal paesaggio. Arrivati ad un incrocio la logica ci porta a continuare diritti, invece Danilo che ci precede torna indietro e ci fa svoltare a sinistra (dopo aver chiesto informazioni in una frazione appena avanti). Pericolo scampato, abbiamo fatto solo 200 metri in più, e dopo un infinita salita ci tocca un infinita discesa. Adesso la strada è asfaltata, scendiamo e scendiamo, Danilo ci rassicura parlando il suo dialetto molto caratteristico e simpatico. Infine attraversiamo un ponte su un’altro torrente (dovrebbe essere l’Arzola) e raggiungiamo la provinciale che porta a Dernice. Ma quanto manca? “È lì” dice Paolo, mica tanto, un po’ conosco la zona e sono almeno 5 km tutti in salita non durissima. Nella risalita ammiriamo il paesaggio con le varie frazioni, vediamo il castello di Borgo Adorno e il monte Giarolo.  Ci appare la torre di Dernice, da qui in poi è tutta discesa. Arriviamo davanti all'edificio comunale, ci dissetiamo e proseguiamo la consegna dei nostri messaggi.



Via verso Garbagna: panorami bellissimi costringono Danilo a scattare foto non solo a noi che corriamo ma anche al paesaggio. Discesa difficile, in mezzo ai boschi, e arrivati a fondo valle costeggiamo un nuovo torrente, è il Grue. Da qui 3 km in falsopiano a scendere e si arriva alle porte di Garbagna, dove oltre a Danilo ad attenderci c'è un assessore comunale che io e Fabrizio conosciamo bene per essere stato nostro collega di lavoro, è Bruno Mandirola da sempre impegnato nell'amministrazione comunale del paese. Veniamo scortati dalla sua macchina fino alla piazza del municipio. Siamo soddisfatti che qui ci sia qualcuno ad attenderci. Svolgiamo il ruolo di ambasciatori del messaggio di legalità di Libera: foto, distribuzione di materiale informativo e della pasta prodotta sulle terre confiscate alla mafia. E per finire, aperitivo nel caffè della piazza offerto dall'assessore che ci dimostra disponibilità anche per la tappa del giorno successivo. Ringraziamo tutti per le offerte che devolveremo a Libera per la ristrutturazione del primo bene sequestrato alla mafia in provincia di Alessandria, e per l'accoglienza. Grazie! Diamo appuntamento per l'indomani alle 18,00. Per la cronaca abbiamo terminato la tappa in 2h05' per un totale di 23,5km.

NOTA
Qui potete vedere tutte le foto della tappa.

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