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venerdì 20 maggio 2011

30. Metà alla meta, meta alla metà

Si riparte dalla bella piazza medievale di Cassine dove ad inizio settembre si svolge un importante festa che rievoca quel periodo storico (clicca qui). Approfitto ancora della collaborazione di mia nipote Selena che abita proprio a Cassine per il fondamentale ruolo di supporto logistico, la ragazza si muove disinvolta e sicura lungo le strade di casa. Prima della partenza arriva Giorgio che nonostante tutti gli impegni passa un attimo a salutarci e ad accordarsi per le prossime tappe in zona. Dopo tante colline con la tappa Cassine - Castelnuovo Bormida – Sezzadio - Predosa torniamo nella “bassa”, in pianura e lo scenario cambia: i vigneti lasciano il posto ai campi coltivati a cereali, e vediamo tanti pioppi, tipici delle zone pianeggianti ricche di acqua. 
A Castelnuovo Bormida notiamo un bel castello proprio all’ingresso dell’abitato, e al centro della piazza troviamo il municipio dove lasciamo il messaggio di Libera. Ripartiamo e svoltiamo verso Sezzadio, 6 km di strade pianeggianti e poco trafficate. Quando siamo ancora lontani vediamo la punta del caratteristico campanile della Chiesa Parrocchiale di Maria Immacolata, in stile gotico fiorito, che diventa un riferimento per noi, poi passiamo a fianco della famosa Abbazia di Santa Giustina – fondata intorno al 722 dal re longobardo Liutprando e dalla regina Teodolinda – e infine  entriamo in paese. Davanti al bel palazzo comunale ci accolgono molto gentilmente il sindaco Pier Luigi Arnera ed un assessore del comune che ci chiedono delucidazioni sul nostro”viaggio”. Veniamo omaggiati di due volumi con foto e notizie sul paese, un bel modo per farsi conoscere, grazie mille!


Riprendiamo a correre verso Predosa, arrivo della tappa odierna, e solamente qualche cavalcavia ci ricorda le tante salite affrontate nei giorni precedenti (ma tante altre ancora ci attendono). Nonostante le poche ore di sonno riesco ancora a correre decentemente, tanto che la mia nipotina mi dice di avermi scattato una foto in “volo”. Paolo la chiama tappa di alleggerimento, io come al solito fatico un po’ più di lui ma resisto. 
Dopo oltre 19 km raggiungiamo il centro di Predosa dove siamo attesi dal vicesindaco Franco Maranzana e da un’altra rappresentante del comune grazie all’impegno di Federico che si sta prodigando con mille contatti per divulgare questo progetto. Sempre gentile e cordiale l’accoglienza.
Visto che siamo ancora nella zona di Cassine, approfittiamo della collaboratrice di giornata e ci autoinvitiamo a cena a casa della nipotina, dove in assenza dei genitori lei diventa la padrona di casa. La ragazza si muove bene tra pentole e padelle, e ci “sforna” una deliziosa cena con tanto di brindisi finale. Oggi siamo a metà del giro: metà alla meta, meta alla metà. Con Paolo facciamo un breve resoconto dell’esperienza che stiamo vivendo e concordiamo che più di così davvero non potevamo pretendere: ci stiamo gustando giorno dopo giorno il viaggio, scoprendo di volta in volta luoghi e persone che stanno arricchendo e gratificando le  nostre vite. Grazie a tutti!!

  

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