Pagine

lunedì 1 ottobre 2012

Il muro di Berlino

Concludo il mese di settembre con una gara dopo tre settimane dall’ultima apparizione agonistica, non per mancanza di gare (anzi, non c’è che l’imbarazzo della scelta), ma per altri impegni domenicali (la vendemmia ormai è una passione come il podismo). La gara che ho affrontato nell’ultimo giorno del mese, ancora parzialmente estivo, è stata il 1° Trofeo Colli Tortonesi, valida come 10^ prova del Trofeo Dieci Comuni (alessandrini) e come 14^ tappa del Criterium UISP della provincia di Pavia. Una  prova di corsa in montagna che si è svolta a Villaromagnano (AL), un piccolo centro a pochi km da Tortona.
L’organizzazione della corsa è stata curata dal gruppo dei “tortonesi “ capitanati da Nicola Calia che oltre a sobbarcarsi l’impegno da organizzatore è pure riuscito a vincere nella sua categoria di età: un vero esempio di longevità atletica, passione  e buon senso. Il percorso della gara è stato modificato e accorciato vista la condizione di alcune strade sterrate, ed è risultato più filante e meno impegnativo ma ha comunque soddisfatto i partecipanti alla gara.
Percorso non duro dicevo, ma in realtà per me è stato piuttosto impegnativo: ero piuttosto pesante e contratto anche nei tratti pianeggianti ed in salita ho sofferto parecchio , solo in discesa sono riuscito (parzialmente ) a recuperare qualcosa. Negli ultimi allenamenti sentivo qualche timido  segnale di “risveglio” ma in gara non è stato così. Rimane la soddisfazione di aver concluso la gara senza particolari problemi al ginocchio e di aver trascorso una piacevole mattinata in un ambiente  sportivo molto amichevole. In ogni caso in queste ultime settimane sono riuscito ad incrementare leggermente il numero dei chilometri percorsi, anche se non riesco ancora ad impostare in maniera equilibrata un piano di allenamento con una corretta distribuzione degli allenamenti di qualità e quantità. Questo aspetto  è molto importante soprattutto per chi si prepara per gare come la maratona.
Fonte: bmw-berlin-marathon.com
 Proprio ieri era in programma la maratona di Berlino dove un caro amico, Federico Giunti, si giocava le sue possibilità di abbattere il muro delle 3 ore. Mentre ero in gara a Villaromagnano gli ero mentalmente molto vicino. Nei mesi scorsi io e Federico ci ci siamo confrontati cercando assieme di tracciare un piano di allenamento per raggiungere questo importante traguardo. Gli aspetti della vita quotidiana sono molto determinanti per affrontare la preparazione in vista di una maratona e la vita di un giovane e dinamico professionista fanno davvero fatica a conciliarsi con la metodicità di un piano di allenamento mirato. Federico è riuscito ugualmente a destreggiarsi tra impegni lavorativi allenamenti e diverse gare a cui ha generosamente partecipato, certo che questa “compressione” di impegni fatta di compromessi e alcune forzature non ha portato ad una preparazione  armoniosa. È stata comunque una stagione positiva dove si vedevano bene le potenzialità dell’atleta e quindi le possibilità di infrangere il fatidico muro c’erano tutte. Come sempre quando si gioca sul filo dei secondi tutto deve essere perfetto, nessuna sbavatura, nessun intoppo.
Quando sono rientrato a casa dopo la gara del mattino mi sono subito collegato “in rete” per controllare gli arrivi della maratona di Berlino. Mancavano pochi minuti a mezzogiorno e gli aggiornamenti erano in tempo reale: li vedevo man mano che arrivavano 2.50 . 255. 2.58, incrociavo le dita e speravo davvero apparisse il nome Federico Giunti, ormai eravamo sopra le tre ore ma c’è il real time, con tutta la gente che c’era, pensavo. Finalmente arriva 3h 04’ 15’’ real  time 3h 03’ 46’’, un’imprecazione che non posso scrivere! È mancato poco, non ce l’ha fatta. Sono un po’ deluso (chissà lui), però subito dopo penso e rifletto che è stata comunque una bella esperienza, il risultato atteso non c’è stato ma è stato veramente un periodo intenso vissuto con molto entusiasmo. Un’avventura che certo non finisce qui. Il muro, quello della discordia e della divisione è crollato a Berlino tanti anni fa, quello personale di Federico è rimasto su, ma ci sarà ancora la possibilità di farlo cadere. In bocca al lupo amico!

Nessun commento:

Posta un commento